La stadiazione di un tumore descrive l'estensione ed il grado di invasione locale della malattia tumorale e la diffusione extra-cutanea da cui ha avuto origine (metastasi). È una fase essenziale per valutare la prognosi, stabilire il trattamento terapeutico ed i follow up più adeguati.
Fattori essenziali per la stadiazione del melanoma sono:
Per il tumore primitivo
-la fase di crescita: La fase di crescita del melanoma condiziona enormemente la prognosi: il referto istopatologico, infatti, deve sempre riportare questo tipo di informazione. L’unica eccezione è rappresentata dal melanoma nodulare: in questo caso il pattern di crescita verticale per definizione. La fase radiale è definita “non tumorigenica”: i melanociti proliferano nell'epidermide e/o nel derma papillare, a seconda del grado di espansione, ma senza formare ancora un nodulo tumorale. La fase di crescita verticale rappresenta la fase “tumorigenica”: il melanoma acquisisce la capacità di metastatizzare e si presenta come una massa espansiva di dimensioni maggiori rispetto agli altri aggregati melanotici presenti.
-lo spessore:è l'indice della profondità di infiltrazione del tumore nei diversi strati della cute. I sistemi classificativi principali sono:
1)Indice di Breslow: misura dello spessore del melanoma (espressa in millimetri) dallo strato granuloso della cute fino al punto di massima estensione. Tanto più elevato è il suo valore, tanto più infausta su rivelerà la prognosi.
2)Livello di Clark: un sistema classificativo per descrivere la profondità (espressa in numeri romani, I-V) di un tumore in relazione ai vari strati della cute. (È stato abbandonato come criterio per la stadiazione, per quanto continui a dimostrare valore prognostico).
-la lacerazione tumorale: indica la presenza di una porzione di epidermide di copertura di parte del melanoma non intatta. La presenza di un’ulcerazione (prevalentemente microscopica nelle prime fasi) tende a predire una maggiore probabilità di metastatizzazione.
-la conta mitotica: è un parametro che esprime il numero di cellule tumorali in divisione al controllo del campione al microscopio elettronico. È valutato nella componente invasiva del melanoma a partire dall'area con maggiore attività mitotica ("hot spot") ed estendendo la conta ai campi adiacenti. Tanto più è elevato il suo valore (cioè la presenza di più cellule che si dividono ad un dato momento), tanto più alta è la probabilità di crescere e diffondersi.
Per la diffusione extra-cutanea:
-il numero di linfonodi interessati da infiltrazione tumorale. Infatti, questi possono essere sede di metastasi microscopiche (micrometastasi) o macroscopiche (macrometastasi). Quest’ultime possono essere rilevate all’esame obiettivo durante la palpazione delle sedi linfonodali o all’ispezione intraoperatoria: la loro presenza è confermata con una prelievo bioptico o una dissezione del linfonodo o osservando l’estensione della metastasi al di fuori della capsula di rivestimento.
-Sito delle metastasi distali: le sedi più frequenti sono polmoni, fegato, ossa, encefalo.
-Livello di Lattato deidrogenasi sierica (LDH): LDH è un enzima attivo nei pathways metabolici energetici rilasciato dalle cellule nel siero quando sono danneggiate o distrutte. In condizioni fisiologiche, solo una piccolo quantità di LDH è misurabile a livello ematico. Perciò è un marcatore non specifico della presenza di danno tissutale. Di per sé non può essere usato per determinare le cause o la localizzazione del danno. Ma, alti livelli di LDH, in associazione alla positività dei responsi di altre indagini sono segno di elevata probabilità di metastasi, con conseguente prognosi infausta.
STADI 0-IV
Gli stadi del melanoma sono indicati con i numeri romani da 0 a IV, in ordine crescente di gravità del quadro istopatologico-clinico.
Melanoma in stadio 0: il tumore presenta un’espansione locale a livello dei primi strati cutanei, senza invasione in profondità nè rilevazione di metastasi. La definizione di questo tipo di tumore è “in situ”, (traduzione letterale dal latino “sul posto”; quindi “confinato”).
Melanoma in stadio I: la massa tumorale presenta uno spessore compreso fino a 2mm, la lacerazione tissutale può essere presente e non risultano essere presenti evidenze di diffusione metastatica linfonodale o viscerale. A seconda della grado di infiltrazione locale e della presenza di lacerazione, lo stadio I si suddivide in due sottoclassi: IA (gravità inferiore) e IB (gravità lievemente superiore).
Melanoma in stadio II: i parametri di definizione sono lo spessore (da 1.01mm a più di 4.00mm) e la presenza di lacerazioni. In questo stadio non sono ancora presenti metastasi e diffusione linfonodale. Si individuano tre sottoclassi (IIA, IIB e IIC):
-Stadio IIA: corrisponde nel sistema di stadiazione TNM (T=tumore primitivo, indice dell’espansione e diffusione locale; N=linfonodi, grado e numero di coinvolgimento; M=metastasi, presenza o assenza) al livello T2b (se lo spessore è di 1.01-2,00mm con lacerazione) o al livello T3a (se lo spessore è di 2.01-4.00 senza lacerazione).
-Stadio IIB: corrisponde nel sistema TNM al T3b (se lo spessore è 2.01-4.00mm con lacerazione) o T4a (se lo spessore è maggiore di 4.0mm senza lacerazione)
-Stadio IIC: corrisponde nel sistema TNM al T4b (se lo spessore è maggiore di 4.00mm con lacerazione)
Melanoma in stadio III: Arrivati a questo livello, lo spessore perde la validità assunta negli stadi precedenti ed "entrano in scena" per la determinazione del quadro clinico la presenza di lacerazioni ed il coinvolgimento linfonodale (microscopico o macroscopico ed il numero dei linfonodi). Non è rilevata la presenza di metastasi distali viscerali. Lo stadio III racchiude 3 sottoclassi: (IIIA, IIIB e IIIC)
-Stadio IIIA: include melanomi T1-T4a N1a M0 (tumori di ogni spessore senza ulcerazione con micrometastasi ad 1 linfonodo vicinale) e T1-T4a N2a M0 (presenza di micrometastasi a 2-3 linfonodi vicinali).
-Stadio III B: comprende tumori di ogni spessore, con o senza lacerazione, con metastasi interessanti 1-3 linfonodi vicinali (o eventuale presenza di metastasi satelliti, ovvero aree di visibile crescita tumorale che si dipartono dal tumore primario).
-Stadio III C: possiamo definire questo stadio come il preludio di un melanoma metastatico. Include tumori di ogni spessore, con o senza lacerazione, con macrometastasi interessanti fino a 4 o più linfonodi vicinali o combinazioni di metastasi satelliti.
Melanoma in stadio IV: si evidenziano metastasi linfonodali distali (distanti dalla localizzazione tumorale primaria), metastasi viscerali (polmoni, ossa, encefalo) e livelli di LDH eventualmente elevati.
Fonti:
https://www.melanomaitalia.org/trova-le-risposte/stadi-del-melanoma/
https://www.aimac.it/libretti-tumore/melanoma-tumore-pelle/la-stadiazione-del-melanoma